Un angelo probabilmente

Michele Andreazza

Dopo un paio di anni che ci siamo lasciati e qualche centimetro in più di altezza, torno per chi ama la lettura come me, per consigliarvi un libro di uno dei miei autori preferiti. E’ un piccolo testo che racchiude uno spazio sconfinato di sentimenti. Si intitola Un angelo probabilmente, di Mino Milani,edito da  Einaudi Ragazzi.
Mino Milani è un grandissimo autore che ringrazio per avermi accompagnato in tanti momenti belli delle mie letture.
Il libro racconta la vita di una persona diventata molto ricca, di nome Mario.
Quando è bambino, durante la guerra, perde tutto: i genitori, la casa, l’amore  della sua famiglia e viene mandato in un orfanotrofio, dove studia con impegno, isolandosi da tutti.
Attraverso una buona sorte riesce ad entrare all’università, a laurearsi, per essere poi assunto in un’industria che produce plastica.
Fa carriera e diventa direttore di varie aziende.
Decide, un giorno, di partire alla volta dell’Africa. Compra il necessario per un safari e si innamora così tanto di questi luoghi che decide di farsi costruire una villetta accogliente per viverci, gestendo il suo patrimonio attraverso un computer.
Un giorno un villaggio viene bombardato e quasi tutti gli abitanti muoiono . Solo un bambino riesce a salvarsi e, con l’aiuto di un cane trovato per caso, raggiunge la villa di Mario.
Arrivato sviene e Mario lo accoglie e lo cura, ricordandosi, nello sguardo perso del bambino, il suo passato, anch’esso vittima innocente della guerra.
Mario, non solo aiuta il ragazzino, ma decide anche di costruire un orfanotrofio per i bambini superstiti di guerra.
L’edificio diventa molto famoso e anch’esso sarà oggetto di atti di guerriglia.
Sarà un generale, con gli occhi pieni di luce, tipici di un angelo, a salvare le sorti  dell’orfanotrofio.
La bellezza del libro non consiste solo nella chiarezza del linguaggio, ma anche nella ricchezza dei sentimenti che vi sono descritti.

Michele Andreazza (oggi tredicenne)