20 Mag Il viaggio della strega bambina
[…] In fondo c’erano inchiostro, una penna d’oca e un blocco di carta, piegato a formare un libro.
L’ho afferrato e ho voltato le pagine, sperando di trovare le risposte che pacificassero il mio cuore.
L’ho posato, col disappunto che si trasformava in rabbia. Se è uno scherzo, non l’ho capito.
Le pagine sono bianche. Userò la penna e l’inchiostro per cominciare il mio diario.
Qui scrivono in molti, per registrare l’inizio della loro Grande Avventura.
Ho deciso di fare lo stesso. Perché mi sento sola, molto sola, qualsiasi cosa dica lei.*
Siete pronti per partire con Mary, per attraversare l’oceano, sperando di trovare una terra nuova, dove non ci sia il pregiudizio e l’odio nutrito dall’ignoranza?
E se l’ignoranza si mettesse in viaggio, come un’ombra fredda fredda che cerca di coprire tutto, cosa fareste?
A volte c’è solo una possibilità per salvarsi, per sfuggire l’ignoranza e il pregiudizio bisogna correre più veloci.
[…] Ce ne andiamo a Salem, nessuno ci ferma, ma da lì pensiamo di proseguire verso sud.
Jonah ha sentito di posti dove la gente è più libera di seguire la propria coscienza,
che è uno dei motivi per cui abbiamo attraversato l’oceano“.*
Seguite il viaggio di Mary, la strega bambina, vi ritroverete al suo fianco, a correre a piedi nudi con lei per sentire la terra, per scegliere le foglie con la smania di conoscerle tutte, una per una, perché la linfa che da vita non la tolga a chi non sa.
* Il viaggio della strega bambina, Celia Rees, Salani editore.